venerdì 2 aprile 2010

A Napoli l'università più cool d'Italia

Sorgerà alla fermata "Università" della linea 1 di Napoli il progetto ambizioso dell'architetto Karim Rashid.

Karim Rashid è una figura leader in moltissimi campi
: design, interior design, furniture design, fashion design, packaging, light design e arte. L’obiettivo che si pone, da sempre, è quello di sensibilizzare le persone al design, rendendolo accessibile a tutti.
Presente come giurato in numerose manifestazioni internazionali, egli stesso è più volte premiato. Tra i riconoscimenti più recenti si ricordano il Canadian Design Hero 2001, il Design Effectiveness Gold Award 2001 e 1999, il Daimler Chrysler Award 1999, il George Nelson Award 1999, il Silver IDEA Award 1999, il Philadelphia Museum of Art Collab Award 1999, il Brooklyn Museum of Art Designer 1998.

Il progetto in corso
All’interno della stazione della metropolitana Karim Rashid sottolinea la contemporaneità di Napoli e, ispirandosi alla comunità multiculturale degli studenti, vuole comunicare la conoscenza nella nuova età digitale, il linguaggio globale, l’innovazione e la mobilità.

La discesa dalla piazza alle banchine rappresenta lo spostamento individuale da uno “stato cerebrale” impegnato a uno “stato mentale” concentrato: il percorso è rivestito di mattonelle, sulle quali sono stampate le parole create nell’ultimo secolo.
Arrivati nell’atrio lo spazio si ammorbidisce e si colora; tra le panchine profilate (metafora dell’intersezione del dialogo) una struttura astratta e “potente” riflette i nodi del cervello e le sinapsi al suo interno.

Le banchine
Scendendo al livello dei treni si raggiunge un ambiente più intimo e concentrato, con un continuo bagliore soffuso: diverse opere d’arte digitale invitano a configurarlo secondo la personale interpretazione, mentre i LED fanno scorrere parole universalmente conosciute, legate alla conoscenza e all’ambiente universitario multiculturale.

L’esperienza dell’attesa è valorizzata dall’ambiente tranquillo e fantasioso dello “stato mentale”; le sedute hanno forme amorfe e ognuna ha una propria identità. Tutto l’ambiente può fungere da intervallo di riposo all’interno degli impegni quotidiani.

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