mercoledì 14 aprile 2010

Milano ciclabile: sarà vero?

Entro il 2011 il Comune di Milano realizzerà 23 Km di piste: poche tratte nuove tante riqualificazioni

Piste ciclabili a Milano. Una frase dietro la quale si nasconde un mondo. Vuoi perché,come denunciano Ciclobby e Legambiente, gli spazi per gli amanti della bici sono sempre pochi, vuoi per la mancanza di cultura (non siamo mica a Copenhagen).
Dopo il bike sharing, da luglio in città si apriranno i cantieri per la realizzazione di oltre 23 km di piste ciclabili, tra tratte nuove e riqualificazione
di pezzi già esistenti.
L’intervento porterà Milano ad una crescita dei percorsi ciclabili del 50%, rispetto al 2006, e avrà inoltre l’obiettivo di realizzare veri e propri itinerari,
con percorsi protetti tra punti di interesse individuati, senza soluzioni di continuità.
Gli itinerari
I primi tre itinerari che saranno realizzati sono: dalla Stazione Centrale a corso Vercelli-cerchia dei Navigli e da piazza Tricolore a viale Argonne. Entro
l’estate avranno inizio anche i lavori per dare il via ai cantieri dei due “Raggi Verdi”. Il primo da Porta Nuova al Naviglio Martesana. Il secondo dal Castello a Rho.
«La priorità è stata la realizzazione del Raggio Verde 1 - ha spiegato l’assessore al Verde Maurizio Cadeo -. I Raggi Verdi sono percorsi ciclo pedonali dotati di verde pubblico e sono obiettivo prioritario dell’amministrazione. Il Raggio Verde 1 segue la Martesana e parte da piazza Einaudi per arrivare fino a Cologno Monzese».
Investire sulle bici
«Vogliamo creare le condizioni per una mobilità nuova a Milano - ha proseguito il Sindaco -. Lo abbiamo dimostrato investendo 5 milioni di euro per BikeMi, il sistema di bike sharing che oggi a Milano è una solida realtà e che a breve avrà un’ulteriore, importante espansione anche al di fuori del centro storico».
Una realtà che ad oggi conta oltre 100 stazioni, un parco di 1.400 biciclette,con una media di 3.000 prelievi al giorno e punte di 4.500 e oltre 13.000 abbonamenti attivi.
«Piuttosto che adottare provvedimenti vincolistici - ha affermato l’assessore all’ambiente Paolo Massari - preferiamo incentivare comportamenti virtuosi,
adottando strategie di sostenibilità che si basano sulla libertà di scelta del singolo e inducendo nei milanesi la preferenza verso una mobilità dolce che consenta emissioni zero, decongestionamento del traffico, risparmio di energia e miglioramento della qualità della vita. Proprio in quest’ottica – ha concluso – abbiamo presentato la settimana scorsa il Piano per dotare Milano, entro la fine del 2010, di una rete infrastrutturale per la ricarica elettrica, che consentirà
a partire dal prossimo autunno lo sviluppo in città di una mobilità al 100% elettrica».
Il Piano della Mobilità Ciclistica prevede di raggiungere nel 2015, in concomitanza con l’arrivo di Expo in città, i 190 km di estensione della rete.
Carandcity.it

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, e intanto mi hanno rubato la seconda bicicletta... In realtà è la quarta, ma la seconda che mi porta via la polizia municipale. E già, la polizia! Perchè nella mia cara Milano, è molto difficile trovare un buon parcheggio per la propria cara biciletta. Infatti bisogna accontentarsi dei pali. Peccato che il palo in questione fosse vicino alla zona dove fanno il mercato e il fruttivendolo invece di spostarmi la bici nella posizione più consona per poter salire sul marciapiede, sembrerebbe aver optato per chiamare qualcuno a rimuoverla.
Bene, questo è ciò che sta accadendo a New York:
http://www.you4planet.it/news/197/New_York_trasforma_i_parchimetri_in_rastrelliere_per_le_biciclette
Capisco che il comune di Milano sia molto impegnato a decidere come fare a costruire megapalazzi o a.......far diminuire lo smog della città! Ma è così difficile allestire piccoli parcheggi per biciclette distribuite sul territorio? Ogni città d'Europa ce li ha!
La cultura della bicicletta ci sarebbe anche nel nostro bel paese se facessero dei piccolissimi accorgimenti. Ciao

Anonimo ha detto...

Concordo con te, speriamo che questi progetti di piste ciclabili ed allargamento (oltre la cerchia) del bike sharing contribuiscano ad aumentare l'uso della bicicletta tra i milanesi, ormai schiavi delle proprie auto.

Anonimo ha detto...

è fondamentale aumentare la sicurezza per chi sceglie di girare milano in biciletta, ora come ora è pericolosissima inoltre le piste ciclabili sono insufficienti e discontinue si conseguenza spesso si preferisce optare per una macchina.
Non credo di essere l'unico che vorrebbe poter girare milano in bici ma bisogna creare le condizioni ottimali con le quali anche le famiglie possano andare da casa al parco senza aver paura di usare una bici.

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