venerdì 30 aprile 2010

Milano, bike sharing a rischio

Il casco obbligatorio in bici? «È la morte del bike sharing»

Il casco obbligatorio in bicicletta? È il nemico numero uno delle due ruote, soprattutto di chi utilizza il bike sharing. Se il ddl sulla sicurezza stradale dovesse venire approvato - arriverà in senato il 4 maggio - per poter circolare in bicicletta sarà obbligatorio indossare il casco, a norma, bretelle e giubbotto catarifrangenti dopo il tramonto e all’alba, insomma quando è ancora buio, e nelle gallerie. Certo una bella scocciatura per i ciclisti abituali, ma le cose si complicano enormemente per Bikemi, il servizio di biciclette in affitto del Comune.
«L’obbligo del casco disincentiva l’uso di Bikemi - attacca Sergio Verrecchia, project manager Italia di BikeMi - il nostro utente tipo, infatti, è il manager, l’uomo di affari, chi lavora in centro, gli anziani e chi usa la bicicletta per spostarsi per tragitti brevi e veloci. È indubbio che il casco complichi le cose, faccia perdere tempo e soprattutto costringa gli utenti a girare tutto il giorno con il casco. Qui non si tratta di adeguarsi alla normativa europea e in nessuno dei Paesi dove siamo presenti, come Francia, Messico, Spagna il casco è obbligatorio».
La soluzione più semplice sarebbe quella di «spedire a tutti gli abbonati un casco, chiedendo un piccolo costo aggiuntivo che potrebbe aggirarsi sui 10 euro (l’abbonamento annuale costa 36 euro l’anno, quello giornaliero 2,5) ma la filosofia di BikeMi è offrire la possibilità anche a turisti e passanti di prendere una bici «al volo». E in questo caso? I caschi allora dovrebbero essere in dotazione delle biciclette, si potrebbero distribuire almeno all’inizio su tutte le bici, ma in questo caso il problema sono i furti. «Anche se a Milano sono state rubate solo 15 bici dall’attivazione del servizio, il 3 dicembre 2008, contro una percentuale del 35 per cento di furti a Parigi e del 25 per cento a Barcellona - ricorda Verrecchia - chi ci garantisce al momento della restituzione della bicicletta che nessuno si porti via il casco?». Le soluzioni potrebbero essere dunque montare dei bauletti sulle bici dotati di un microchip o lettore che verifichi la presenza del casco, o caschi con lettori incorporati che diano l’allarme in caso di mancata restituzione. Gira e rigira l’operazione sembra veramente complicata anche perché comporterebbe necessariamente una modifica ai mezzi o alle stazioni, che stanno aumentando. In via di definizione proprio in questi giorni l’estensione del servizio a 2.250 nuove biciclette per 100 ulteriori stazioni da 33 stalli. Obiettivo finale arrivare a 5.000 biciclette e 260 stazioni entro due anni.
«Per non parlare dei problemi di igiene - ragiona Verrecchia - l’unica soluzione potrebbero essere caschi “usa e getta“ almeno di plastica riciclata o di materiale ecologico, per evitare la contraddizione in termini di un mezzo di trasporto ecologico da guidare con un elmetto di plastica».
«Non conosco le statistiche e le motivazioni che hanno ispirato il legislatore - il commento dell’assessore all’Arredo urbano con delega a Bikemi Maurizio Cadeo - la sicurezza dei ciclisti viene prima di tutto. Se verrà approvato il ddl ci adegueremo, penso che sia comunque necessario, vista la natura del servizio, prevedere caschi a noleggio».
Il Giornale
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Da domani, a Milano multe più salate

Le sanzioni aumentano da 62 a 86 euro e arrivano fino a 112. Anche i suv verranno rimossi con un carro attrezzi speciale. I vigili non saranno più sul camion delle rimozioni ma si muoveranno in motocicletta

Milanesi, attenzione alla sosta selvaggia. Da domani, infatti, la multa per divieto di sosta e rimozione dell’auto diventano molto più salate. Non scamperanno al giro di vite nemmeno i proprietari dei suv: il nuovo accordo che il Comune ha siglato con Atm, della durata di 7 anni, prevede carro attrezzi più robusti che saranno in grado di sollevare automobili superiori ai 20 quintali di peso. Facendo due conti: la rimozione della auto, oltre alla multa per divieto che rimane fissata tra 38 e 78 euro a seconda dell’infrazione, passa dai 62 euro a 86,24 dalle ore 7 alle 20 e a 112,13 dalle 20 in poi. La rimozione dell’ automobile di peso compreso tra 1,5 e 3,5 tonnellate costerà 112,96 euro di giorno e 146,84 euro se effettuata di sera o di notte. Altra brutta novità per i milanesi: d’ora in poi sarà obbligatorio pagare l’uscita del carro attrezzi anche in caso di mancata rimozione: 15,04 euro per le «utilitarie» e 18,80 per i suv. Una tariffa che sale se il guidatore sposta l’auto dopo che è arrivato sul posto il carro attrezzi: si parla di 39,36 euro e 47,06 rispettivamente.
Ma la rivoluzione riguarda anche i vigili: non saranno più a bordo del camion, ma lo precederanno in moto. Quando la centrale riceve la chiamata per la richiesta di rimozione, invia sul posto un agente in moto, che farà immediatamente la multa. Il motociclista, secondo la nuove disposizioni, sarà tenuto d’ora in poi ad aspettare il carro almeno 40 minuti. Se il proprietario della macchina in divieto la sposta prima dell’arrivo del camion, pagherà contravvenzione e diritto di chiamata del carro; pagherà di più se arriverà dopo il camion ma prima che la sua auto venga agganciata.
Cosa cambia dunque? Insieme alla brutta notizia, le multe più salate, la certezza «della pena»: grazie al fatto che il vigile in moto arriverà più velocemente sul posto, la contravvenzione per divieto di sosta sarà assicurata. Amareggiati i rappresentanti del sindacato dei vigili, che solo ieri si sono visti illustrare il provvedimento a due giorni dall’entrata in vigore: «Questa è una sconfitta per noi - dichiara Roberto Miglio, portavoce del Csa vigili - perchè siamo stati informati tardi e non ci è stata concessa nessuna sospensiva del provvedimento, che entra in vigore tra due giorni»
Il Giornale.it
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giovedì 29 aprile 2010

Sfregiato il Duomo di Milano

La festa dell'inter, sfregiato il Duomo di Milano con scritte offensive verso il Barca.

Sul lato sinistro del Duomo, lato Rinascente, è stata trovata una scritta viola, lunga quattro metri e alta 45 centimetri circa, a due metri da terra, con il messaggio " Barça Merda". Del caso si occupa la polizia. Immediata la replica del vicesindaco Riccardo De Corato e dell'assessore all'Ambiente,

Paolo Massari: "Colpendo il simbolo di Milano, il delinquente che ha sfregiato con una bomboletta e con parole indecenti il Duomo ha compiuto un orribile sfregio alla nostra città"
L'Amsa e' intervenuta per pulire la parete ma sara' necessario personale specializzato in restauri della Veneranda Fabbrica per rimuovere del tutto la scritta.
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mercoledì 28 aprile 2010

Bikemi, Inizia la fase due

Dopo il grande successo ottenuto con la prima fase del progetto, il Comune di Milano, in collaborazione con ATM, ha deciso di dare il via alla fase 2 del servizio di bike sharing meneghino

commissionando a Clear Channel, gestore esclusivo di BikeMi, l’installazione di 100 nuove grandi stazioni.
La fase 2, in corso di attuazione, prevede l’allargamento dell’area di utenza dalla Cerchia dei Bastioni fi no alla Cerchia Filoviaria 90/91. Le nuove postazioni avranno una maggiore capienza, in quanto saranno dotate ciascuna di 33 stalli e 22 biciclette. La prima stazione di questa nuova fase verrà inaugurata il 9 maggio 2010, in occasione della 1ª Giornata Nazionale della Bicicletta, indetta dal Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con ANCI e ANCMA.
Per questa giornata, all’insegna della mobilità ecosostenibile, la città di Milano ha deciso di chiudere al traffi co motorizzato l’intero centro storico (Cerchia dei Bastioni) per organizzare una serie di eventi tra cui la più grande caccia
al tesoro in bicicletta mai realizzata www.eco-bike.it
Il completamento dei lavori di installazione delle 100 nuove grandi stazioni BikeMi è previsto per l’autunno 2010.
Con la fase 2, vedremo circolare per il capoluogo lombardo 3.650 bici su 200 punti di aggancio.
Per essere sempre aggiornati sulle iniziative BikeMi, nonché sull’installazione e sulla dislocazione delle nuove postazioni, vi invitiamo a visitare la sezione “Notizie” del sito web www.bikemi.it
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Milano, la città verticale

L'evoluzione della città.Progetto Porta Nuova

In questa scena animata potrete vedere il lavoro effettuato dal 22 al 26 aprile.
Il progetto Porta Nuova si colloca nell'ambito della riqualificazione dell'area Garibaldi-Repubblica e sorgerà su più livelli, per una superficie complessiva di 110.000 metri quadrati. La futura cittadella del capoluogo lombardo vanterà architetture dalle maestose dimensioni per le quali la scelta di forme e materiali all’avanguardia diviene testimonianza di fedeltà alla sostenibilità ambientale quale fondamentale principio ispiratore.
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martedì 27 aprile 2010

L'Agenzia delle entrate ricerca personale

Ricerca di 9 laureati da parte dell'Agenzia delle Entrate

L'agenzia delle entrate cerca 9 laureati in economia e commercio, Statistica, Matematica o Fisica con almeno 3 anni di esperienza, nel pubblico o privato, nella realizzazione di analisi e ricerche statistico-economiche, con particolare riguardo alle tematiche fiscali.
Promessi altrettanti contratti a tempo pieno e indeterminato.
La selezione prevede una prova tecnico-professionale, la valutazione dei titoli e la prova orale.
Le materie, tutte di natura professionale, comprendono econometria, statistica, elementi di economia politica, e scienza delle finanze.
Domande entro il 20 maggio ,bando integrale da questo link:
Agenzia delle entrate
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Bici day a Milano il 9 maggio

9 MAGGIO 2010 – GIORNATA NAZIONALE DELLA BICICLETTA

In occasione della 1ª Giornata Nazionale della Bicicletta, indetta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione con ANCI e ANCMA, l’Amministrazione Comunale di Milano ha deciso di chiudere al traffico motorizzato l’intero centro storico (Cerchia dei Bastioni) per organizzare una serie di eventi tra cui la più grande caccia al tesoro in bicicletta mai realizzata.
Partecipare è semplicissimo: basta iscriversi compilando il form dedicato sul sito www.eco-bike.it
Da indicazione della Giunta Comunale e di ATM tutti gli utenti annuali BikeMi, che parteciperanno utilizzando le bici del bike sharing meneghino, riceveranno un’estensione di 30 giorni sulla durata del loro abbonamento. Per chi, invece, non è un habitué del servizio di trasporto pubblico su due ruote, BikeMi riserva una promozione speciale: coloro che sottoscriveranno un abbonamento giornaliero per partecipare all’evento verranno rimborsati dell’importo pagato. Sarà possibile inoltre prendere parte all’iniziativa utilizzando la propria bici.
La partenza avverrà da 4 siti diversi della città, prossimi all’area chiusa al traffico, ad ogni partecipante verrà fornito un kit costituito da 1 bussola 1 mappa 1 pettorale 1 collarino; i partecipanti dovranno orientarsi con mappa e bussola per giungere in piazza Duomo passando da 12 punti indicati.
Tutti coloro che termineranno il percorso in modo corretto entro 90 minuti dalla partenza parteciperanno all’estrazione di fantastici premi, tra cui 100 abbonamenti annuali BikeMi; 150 borse BikeMi.
Per avere maggiori informazioni sulle modalità di gioco e di iscrizione, sui percorsi e sui premi previsti, visitate nei prossimi giorni la sezione “Notizie” del sito www.bikemi.it e consultate il sito www.eco-bike.it
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Apre a Milano un locale ispirato a Starbucks

Dalla fine di Aprile ha aperto a Milano, nei pressi del Duomo.

Un nuovo bar che ha come obiettivo quello di portare l’esperienza di Starbucks e coffee house simili in Italia. Si tratta di Arnold Coffee, chiaramente ispirato a Starbucks Coffee, la cui anima è ritrovabile nelle sue bevande ma anche nel locale in sè, realizzato secondo le medesime linee.

Il bar offre infatti un ampia varietà di bevande, fra cui anche i Frappuccini (chiamati però Frappucci) e il classico caffè americano nella tazza di cartone da asporto. Tuttavia se non si è di fretta ma si ha, invece, del tempo a disposizione l’invito del locale è ben diverso, ovvero quello di fermarsi a rilassarsi al suo interno leggendo un libro o navigando in rete mediante la connessione WiFi gratuita.

Immagina un posto dove puoi assaporare un caffè all’americana, una calda cioccolata o una selezione dei nostri stupendi tè. Immagina di fare tutto, magari con una bella musica di sottofondo e di aprire il tuo computer o il tuo libro e passare tutto il tempo che vuoi come se fossi a casa.
Non avendo ancora avuto modo di provarlo non saprei fare un paragone fra le bevande offerte al suo interno e quelle di Starbucks, quanto queste riescano ad essergli simili. Tuttavia è già un considerevole passo avanti ed un buon modo per ovviare alla carenza di questo tipo di locali nel nostro paese.
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lunedì 26 aprile 2010

Milano, Aler ricerca personale

Dal funzionario tecnico al custode, 52 posti all'ALER

L'Aler Azienda Lombarda per l'edilizia Residenziale, ha affidato alla Cipspel, le procedure di selezione di 52 persone, per diverse posizioni vacanti in organico.
Non si tratta di un concorso pubblico ma di una procedura di selezione, che oltre alla valutazione dei curriculum, prevede test e colluqui. Candidature entro il 17/05

I dettagli
- funzionario tecnico, livello A2
- 4 funzionari tecnici, livello A3
- funzionario amministrativo livello A2,A3
- impiegato amministrativo, livello B1
- 12 impiegati amministrativi, livello B3
- 4 impiegati amministrativi, livello C1
- impiegato amministrativo, livello C2
- 2 impiegati tecnici, livello B2
- 2 ispettori, livello B3
- operaio specializzato, specializzazione idraulico livello B3
- operaio qualificato, specializzazione fabbro,livello C1
- 2 operai qualificati, specializzazione edile, livello C1
- 19 custodi, livello D2

Cispel Lombardia Services srl, affidataria della procedura di selezione, raccolte le domande dei candidati, procederà all'esame della completezza e congruità delle stesse (in ordine ai singoli profili professionali, gestirà la somministrazione del test di preselezione, dei colloqui attitudinali, e, ove previsti, dei questionari a risposta multipla, degli elaborati tecnici e delle prove pratiche sull'uso del pc.

IL bando di selezione e per l'invio delle domande è disponibile in questo link (è un file pdf):
http://www.aler.mi.it/HOMEFRAME/..%5CDATI%5CBando_generale_15%20aprile_17_maggio_2010.pdf
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Svelati i segreti per l' Expo 2015

La terrazza con vista Expo, svelati i segreti per il 2015
Serre alte 45 metri, viali e padiglioni di vetro: in anteprima ecco come diventerà l'area di Rho-Pero

Per abbracciare con lo sguardo l’intero giardino globale del 2015, basterà salire sulla terrazza panoramica da 2mila metri quadrati del Palazzo Italia. È qui, dal punto più alto dell’edificio dove verranno ospitate le cerimonie ufficiali e l’Italia accoglierà i Paesi partecipanti e le delegazioni internazionali, che si potrà ammirare nella sua interezza il sito di Expo: dal viale principale lungo 1,5 chilometri e largo 35 su cui i Paesi coltiveranno i sapori del mondo all’anfiteatro capace di ospitare 8mila persone, dallo spazio per gli spettacoli e gli eventi fino ai 4,5 chilometri di canale navigabile e alle serre alte fino a 45 metri che riprodurranno i climi e le risorse della terra.

Sono le nuove immagini a raccontare come verrà trasformato il milione di metri quadrati a RhoPero dove sorgeranno i padiglioni coperti da 100mila metri quadrati di tende. Il progetto, elaborato dall’Ufficio di piano della società di gestione con il supporto degli architetti della Consulta Stefano Boeri, Richard Burdett e Jacques Herzog, sarà presentato ufficialmente oggi, al teatro Strehler, a oltre mille ospiti. Tra filmati e gli interventi delle autorità locali (dal sindacocommissario Letizia Moratti fino al presidente della Regione, Roberto Formigoni, e a quello della Provincia, Guido Podestà), dell’ad Lucio Stanca e di esponenti del governo.

Un disegno leggero ed ecologico, che non dimentica il comfort dei visitatori (12 aree di servizio e ristoro per 30mila metri quadrati complessivi) e l’accoglienza degli ospiti e dei lavoratori di Expo. All’interno del sito verrà costruito un villaggio da 160 edifici bassi affacciati sull’acqua del canale per 320 appartamenti e 1.280 persone. Collegati con navette, anche un residente a Sud di Milano con 400 posti e le case a Cascina Merlata.

milano.repubblica.it
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sabato 24 aprile 2010

Due nuove Linee di metrò a Milano

Via libera dalla Corte dei Conti alla M4 e M5 di Milano.

La magistratura contabile ieri ha firmato la registrazione delle delibere Cipe relative alle due nuove linee del metro ambrosiano. «Ora possono partire le gare, giusto in tempo per avere le opere funzionanti nel 2014. Un altro gradino della lunga scala che porterà a Expo 2015», ha commentato il viceministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli. Gli investimenti complessivi per la M5 (Bignami-San Siro) sono di 1,33 miliardi. Per la M4 (Lorenteggio-Linate) di 1,69 mld. Entrambe le nuove linee saranno finanziate in project financing. Anche palazzo Marino, dopo i dubbi di questi mesi, dovrebbe riuscire a investire la propria quota di 480 milioni senza sforare il Patto di stabilità.
A proposito di Expo - dopo la scelta promossa da Regione Lombardia di costituire una newco che acquisterà i terreni su cui sorgerà il sito per poi valorizzare l'area che resterà di proprietà pubblica - ieri è intervenuto sul tema il presidente di Fondazione Fiera Giampiero Cantoni, proprietario dei terreni insieme al gruppo Cabassi. «Stiamo aspettando una proposta di incontro», ha detto il senatore del Pdl. Ma la soluzione trovata è bene accolta perchè Fondazione venderà al proprio azionista di riferimento (il Pirellone), scansando «l'equivoco che le eventuali plusvalenze (generate dallo sviluppo immobiliare dell'area) vadano ai privati». Sul prezzo di vendita, stimato in circa 200 milioni, Cantoni ha poi ricordato che «con la società Expo 2015 eravamo arrivati vicini a chiudere la trattativa, adesso dobbiamo vedere con i nuovi». Attualmente sono in corso verifiche tecniche, ma già settimana prossima potrebbe arrivare una proposta, immaginando il closing a metà maggio.
Lunedì, nel frattempo, il dossier di registrazione appena consegnato al Bie di Parigi, verrà presentato alla città. Per l'ad della società di gestione è una piccola rivincita dopo mesi zeppi di polemiche. Non a caso ieri si è tolto qualche sassolino, conversando coi giornalisti: «Vedo molta gente seduta furbescamente sulla riva del fiume - ha ironizzato - e nessuno che vuole pagare il biglietto, un po' all'italiana...». Chiaro il riferimento alle voci di chi vorrebbe disarcionarlo, le polemiche sul doppio incarico, e lo spettro di un Dg che potrebbe affiancarlo per sveltire il dossier. «Noi il nostro lavoro lo stiamo facendo, il segretario del Bie Loscertales è entusiasta. Adesso soldi, idee e progetti devono arrivare dalla comunità milanese e lombarda. Noi siamo solo degli aggregatori...», chiosa l'ad.
Tornando al dossier, si tratta di oltre 500 pagine in cui, divisi in 9 capitoli, sono contenuti i regolamenti di partecipazione; le stime sui flussi (20 milioni di visitatori di cui il 30% dall'estero e 29 milioni di biglietti staccati); le linee progettuali del sito (un grande parco scientifico-alimentare da un miliardo di euro che coprirà il 56% dell'intero sito costituito da lotti modulari da 400 a 4mila mq costruiti al 30% più una parte scoperta con identico affaccio di 18 metri sul boulevard principale); il piano economico finanziario con un pareggio costi-ricavi fissato a 1,28 miliardi; la parte di contrattualistica e di regolamenti edilizi: l'eredità (distretto residenziale, parco e sede Rai); l'identificazione degli ambiti tematici (3 scientifico-tecnologici, 3 socio-culturali e uno di cooperazione allo sviluppo) a cui i paesi dovranno attenersi per rendere l'Expo un tutto omogeneo; e infine la parte di business operation (marketing ed eventi) perché bisogna incamerare soldi (oltre 700 milioni esclusa la vendita dei biglietti che vale 528 mln) attraverso programmi da sviluppare già nei prossimi mesi per anticipare un po' di ricavi. Come? Sfruttando il marchio Expo sotto forma di licenza, merchandising e altre concessioni. Anche se non sarà facile vendere oggi il marchio di un evento che ancora non c'è...
Il sole 24 ore
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Vie Riqualificate Milanesi

Non sembra Milano ma lo è,anzi siamo a poche centinaia di metri dal centro.
Via Magolfa



Google Maps

Visualizzazione ingrandita della mappa
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La Darsena ritorna a Milano dopo 5 anni

Per chi non lo avesse letto, ripropongo un vecchio articolo di un paio di mesi fa , la buona notizia per il momento è arrivata : il TAR ha dato ragione al Comune ritenendo la Darsena S.P.A non competente in materia.

Ma non finisce qui,la società che dopo un lustro sembra sia partita solo adesso in XXV Aprile,vuole fare un ulteriore e ultimo ricorso al Consiglio di Stato,non conoscendo la parola vergogna.
Questo ipotetico ricorso bloccherebbe il lavoro definitivo che il Comune vorrebbe fare (si parla di 26 mln,con sponsorizzazione),e momentanamente si pensa solo ad uno stanziamento minimo,per valutare la impermeabilizzazione delle paratie e fondo,di circa 500.000/1 mln : poca roba.
Ricordiamo però che ancora la Darsena risulta nel Piano Parcheggi,una cosa da non sottovalutare.
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venerdì 23 aprile 2010

Progetto "La Porta di Milano"

La “Porta di Milano” dello spazio/percorso dell’aeroporto di Malpensa è rappresentata da una soglia virtuale formata da un taglio di luce.

Architetti: Pierluigi Nicolin, Giuseppe Marinoni, Sonia Calzoni, Giuliana Di Gregorio

I passeggeri in transito varcano il filtro di questa soglia luminosa come se attraversassero un sipario impalpabile, effetto della materializzazione della luce ottenuta da un nebulizzatore ecologico. Le variazioni di geometrie, luci e colori registrano il corso del sole mentre per le ore serali e notturne il taglio di luce è ottenuto con un sistema di illuminazione artificiale.
L’iscrizione “Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora”, su una pietra collocata nel pavimento del nuovo atrio interno, è parte di un’opera composta da un numero di esemplari recanti questa iscrizione disseminati in un’ampia regione attorno all’aeroporto di Malpensa, a suggerire la molteplicità delle destinazioni. Per identificare la localizzazione di ogni singola pietra è possibile utilizzare il sistema Google Maps.

Il nuovo spazio, nel quale è prevista una zona espositiva, ha un pavimento tracciato di punti luminosi blu come le luci di bordo delle vie di rullaggio dell’aeroporto. La copertura del nuovo spazio accoglie un tetto giardino fiancheggiato da due boschetti di betulle visibile dalla quota degli arrivi.
www.laportadimilano.it
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Expo 2015, Consegnato il dossier alla BIE

Consegnato il Dossier di registrazione di Expo 2015 al Segretario Generale del BIE Vicente Gonzales Loscertales.

“La consegna del Dossier di registrazione è un traguardo importante che ci permette di passare alla fase di preparazione e implementazione del progetto che ci darà la possibilità di lavorare con i Paesi che parteciperanno all’Expo e ci condurrà all’evento del 2015”, ha detto Lucio Stanca AD di Expo 2015 S.p.A.
La consegna del Dossier è stata fatta a Parigi dall’Ambasciatore Maurizio Serra, Rappresentante Permanente dell’Italia all’UNESCO con delega al BIE.
Il Commissario Straordinario del Governo per Expo 2015 Letizia Moratti ha espresso all’Ambasciatore Maurizo Serra “gratitudine e soddisfazione per l’impegno del Governo che garantisce la completa realizzazione di Expo 2015, secondo i piani presentati al BIE”.
Durante il collegamento in video-conferenza tra Palazzo Reale e Parigi, Lucio Stanca ha letto la lettera con la quale il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha confermato l’impegno del Governo a garanzia dell’Expo 2015.
Il Dossier di registrazione descrive il percorso che renderà possibile la costruzione dell’Esposizione Universale, imperniata sul tema “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”.
Milano otterrà l’investitura ufficiale da parte del BIE al termine dell’Expo Shanghai 2010 a fine ottobre, quando le procedure di esame da parte dell’organismo internazionale saranno completate.
www.expo2015.org
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giovedì 22 aprile 2010

La Darsena torna ai milanesi

Il Sindaco Moratti: "Restituiamo l'area alla città. Subito i lavori di riqualificazione". L'assessore Simini: “Con la sentenza esecutiva accertamenti sullo stato delle sponde e dell’area”

Con la sentenza odierna la 1ˆ sezione del Tar Lombardia si è pronunciata respingendo il ricorso proposto dal Progetto Darsena s.p.a. per l’annullamento del provvedimento del Comune di Milano. L’Amministrazione, in data 16 ottobre 2009, aveva infatti disposto la decadenza dell’aggiudicazione con conseguente risoluzione, per inadempimento del concessionario, della convenzione sottoscritta in data settembre 2004 per la progettazione, costruzione e gestione di una parcheggio pubblico sotterraneo tra viale Gorizia e viale Gabriele D’Annunzio.
“Questo – ha commentato il Sindaco Letizia Moratti – è un giorno importante per Milano e i suoi cittadini. Inizieremo a lavorare subito per restituire la Darsena alla città. La sentenza del Tar conferisce una vittoria importante all’Amministrazione che si è spesa con grande impegno per riconsegnare quest’area, patrimonio storico della città, ai milanesi. Un’area di grande valore alla quale daremo finalmente il decoro che merita”.
“La sentenza di merito – ha affermato l'assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini – quindi esecutiva, del Tar Lombardia, respinge il ricorso del concessionario del parcheggio in Darsena e corona così il lavoro di tanti mesi, premiando un metodo che, da quando è stata istituita la Direzione Parcheggi due anni fa, è basato su chiarezza, trasparenza e rigore. Il Comune ha atteso rispettosamente il pronunciamento del Tribunale prima di rendere esecutivo il proprio provvedimento. Ma da oggi il concessionario non ha più alcun titolo per detenere l’area e si potrà finalmente voltare pagina”.
“Abbiamo atteso invano – ha proseguito Simini - per dei mesi una soluzione progettuale accoglibile. Alla fine siamo stati costretti a scegliere una soluzione radicale per il bene della città, perché non si poteva più aspettare”.
“In questi mesi – ha reso noto l’assessore - abbiamo lavorato a predisporre un progetto di riqualificazione e bonifica che possa finalmente restituire decoro a un’area importante della città che, nonostante i ripetuti appelli sia da parte nostra sia da parte di istituti ancor più autorevoli, è stata abbandonata all’incuria e al degrado. Da oggi non sarà più così”.
“Procederemo - ha concluso Simini – sin da subito con approfonditi accertamenti sullo stato delle sponde e dell’area, per verificare ogni ipotesi di intervento e poter scegliere la soluzione migliore e più rapida possibile”.
www.comune.milano.it
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La settimana della cultura a Milano

L’evento culturale piu’ atteso dell’anno: la XII Settimana della Cultura.

In occasione della Settimana della Cultura, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali dal 16 al 25 aprile, sono stati modificati gli orari di apertura al pubblico di musei e mostre del Comune. "Senza una partecipazione democratica alla cultura, la stessa democrazia e le istituzioni appaiono prive di parola e soprattutto di pensiero - spiega l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory -. Questo è il senso della nostra proposta per la Settimana della Cultura". Nella giornata di venerdì 23 aprile le mostre in corso a Palazzo Reale, Pac e Palazzo della Ragione rimarranno aperte fino alle 22.30 (ultimo ingresso ore 21.30) con ingresso gratuito a partire dalle ore 20.00. A Palazzo Reale si potrà visitare "Goya e il mondo moderno", "Schiele e il suo tempo", "I Due Imperi", "Fuoco", "Gillo Dorfles", "Libri d'artista dalla collezione Consolandi"; al PAC, "Armando Testa - Il design delle idee" e a Palazzo della Ragione, "Stanley Kubrick Fotografo1945 -1950". La mostra "Il grande gioco", in programma alla Rotonda di via Besana, invece, non prolungherà l'orario di apertura ma offrirà l'ingresso gratuito per le intere giornate di giovedì 22 e venerdì 23 aprile. Per l'intera settimana, il Museo Messina e San Giovanni in Conca saranno aperti dalle 10.00 alle 18.00, grazie al coinvolgimento dei volontari del Touring Club Italiano. Domenica 25 l'orario di apertura sarà dalle 14.00 alle 18.00. La Chiesa di San Maurizio sarà aperta, sempre grazie al Touring, dalle 9.30 alle 18.30 fino a sabato 24 aprile. Mentre la Casa Museo Boschi Di Stefano, fino a sabato 24 aprile, aprirà dalle 10 alle 19.00. Il 25 sarà visitabile dalle 10.00 alle 18.00. I Musei del Comune (Musei del Castello Sforzesco, Museo del Risorgimento, Museo di Storia Naturale, Acquario Civico, Museo Archeologico, Palazzo Morando, Galleria d'Arte Moderna, Museo Messina) apriranno regolarmente domenica 25 aprile. Chiusi, invece, il 1° maggio, ad eccezione del nuovo spazio "Costume Moda Immagine" a Palazzo Morando che aprirà dalle 9.30 alle 17.30. Orari regolari sia il 25 aprile che il 1° maggio per le mostre di Palazzo Reale, PAC, Palazzo della Ragione e Rotonda di via Besana.
Per maggiori informazioni visita il sito www.beniculturali.it
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Milano, Progetto Museo Del Novecento

Descrizione del progetto
Il Comune ha individuato nell’Arengario lo spazio migliore per allestire un Museo delle Arti del Novecento.

In particolare vi si vorrebbe collocare le collezioni civiche che, esposte dal 1984 al 1999 nella sede provvisoria al Palazzo Reale, comprendono oltre tremila opere che documentano attraverso autentici capolavori, i percorsi principali dell’arte italiana dell’inizio del secolo fino ai primi anni ottanta: dal Futurismo alla Metafisica, al Novecento, ai gruppi di Milano, Roma e Torino, fino all’arte Povera e alla Transavanguardia. Pellizza da Volpedo, Boccioni, Modigliani, De Chirico, Martini, Sironi, Fontana sono solo alcuni dei tantissimi artisti che saranno presenti nel Museo con le loro opere.
L’Arengario, costruito negli anni Trenta su progetto degli architetti Portaluppi, Muzio, Magistretti e Griffini, decorato in facciata con gli altorilievi di Arturo Martini, è stato individuato come sede di interesse architettonico, significativa e coerente con la destinazione a museo.

Caratteristiche del progetto
Il concetto generatore del progetto si fonda su alcuni obiettivi: organizzare all’interno del contenitore storico restaurato un sistema distributivo semplice e lineare; restituire un’immagine forte e al tempo stesso attraente all’edificio, così da trasformarlo in uno dei luoghi privilegiati del centro cittadino.

Nello spazio verticale della torre viene inserito un sistema di risalita verticale

con una rampa a spirale che dal livello della metropolitana raggiunge la quota della terrazza monumentale affacciata su Piazza del Duomo e Piazzetta Reale. La spirale vetrata, “tubo catodico” della comunicazione del Museo del Novecento, è il fulcro del percorso espositivo, semplice e lineare, che prende l’avvio dal celebre "Quarto Stato" di Pellizza da Volpedo e si dipana per i quattro livelli del corpo edilizio prospiciente via Marconi, fino ai due nuovi livelli che prendono il posto delle strutture soprastanti la Sala delle Colonne.
Tre nuovi ingressi danno accesso al museo: il passaggio coperto di collegamento con piazzetta Reale; il mezzanino della metropolitana; lo scalone monumentale esterno che, attraverso la terrazza loggiata, dà accesso alla caffetteria, raccolta in una sorta di conchiglia acustica.

L’allestimento delle sale si basa su un sistema di pareti mobili (roomscape) che consente estrema flessibilità, mentre il sistema illuminotecnico è attentamente gestito, sia attraverso l’uso di materiali che consentono il filtro meccanico della luce che con il controllo elettronico della dimmerizzazione. Al nuovo museo si affiancheranno, nel secondo piano di Palazzo Reale, gli spazi dedicati alle prestigiose collezioni Jucker, Vismara, Marini, in precedenza ospitate nella Villa Reale sempre a Milano, che adesso è sede del Museo dell'Ottocento.
Vi è poi un’attitudine particolare nell’interpretare la funzione museografica in senso moderno, con una attenzione alla gestione, al rapporto col pubblico, ai momenti didattici. Gli spazi infatti sono integrati in varie occasioni (percorsi, punti di sosta, sistema delle risalite con scale mobili) da strutture che hanno lo scopo di avvicinare il pubblico, rendere possibili momenti di approfondimento e, in conclusione, rendere il museo un luogo confortevole e amabile.
Il progetto propone inoltre una particolare soluzione del cortile interstiziale che affaccia sul fianco del palazzo Reale, immettendo un sistema di risalite, con scale mobili, da cui il visitatore potrà apprezzare da vari punti di vista l’architettura quattrocentesca di palazzo Reale. Questo cortile, inoltre, consente un accesso da piazza Diaz e di fatto crea un pittoresco percorso di attraversamento verso la piazza del Duomo.
Inaugurazione Novembre 2010
Dove si trova?
Site Web
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mercoledì 21 aprile 2010

Milano, Progetto Iso Museo

Progetto di recupero dell' area ex ISO-Rivolta a Bresso, Milano
realizzato dall’Architetto Marco Cesana

L'idea
Riscoprirsi custodi di una grande realtà che in tutto il mondo è conosciuta ed apprezzata. Rivivere l'emozione di essere quella Maranello lombarda, che con le sue vetture faceva sognare grandi e piccoli. Questo è quanto sta alla base della nostra idea che amiamo chiamare "Iso Museo".

La Iso
La vicenda della Iso si rivela subito straordinariamente ricca. L'azienda fondata da Renzo Rivolta, diviene parte stessa del paese; le attività produttive che si susseguono negli anni in un'affascinante evoluzione che dai frigoriferi, attraverso le moto e le Isetta, raggiunge il suo culmine nelle gran turismo, divengono al tempo stesso fonte di occupazione e quindi salario e sostentamento per le famiglie, ma anche motivo di orgoglio e soddisfazione per coloro che con il proprio lavoro si sentono consapevolmente parte di una grande realtà non soltanto industriale. Ciò spiega perché le sfide imprenditoriali lanciate dai Rivolta, raccogliessero il sostegno e l'impegno di un intero paese che ne diveniva partecipe offrendo le proprie energie lavorative. Imprese sportive, progetti straordinari, nomi prestigiosi, ammiratori e "fans" in tutto il mondo, arricchiscono questa "favola moderna" di un ulteriore fascino che oggi sta tornando sempre più a brillare.

L'esigenza
Attualmente, in una fase di lento ma significativo cambiamento, Bresso riscopre l'esigenza di essere città sempre più vivibile ed a misura d'uomo. Tutelare gli spazi verdi senza cancellare i segni di un passato che racchiude un ricco patrimonio culturale, tecnico e stilistico di grande interesse didattico per le presenti e future generazioni, è una possibilità reale che oggi ci si presenta d'innanzi. Una grande opportunità per una Bresso che vuole rinascere.

Il Museo
Immagina un grande scrigno nel quale scoprire gli affascinanti gioielli a motore nati a Bresso ed ammirati nel mondo. Immagina poi che questo scrigno sia lo stesso luogo dove quei veicoli innovativi, eleganti, preziosi, capaci di segnare il costume e lo stile di un'epoca, furono concepiti e realizzati. Un Museo che propone la sua stessa struttura quale straordinario documento storico, a cornice di quanto esso racchiude. Una finestra su una realtà importante di quella Bresso che, fin dal primo dopoguerra, da piccolo centro agricolo si trasformava in grossa cittadina industriale.
Maggiori informazioni dal sito dell'architetto
http://www.marcocesana.it/
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NavigaMi, passioni galleggianti

Lungo il Naviglio Grande ritorna il salone nautico dedicato alle imbarcazioni sotto i 12 metri. L'Assessore Terzi: "Evento innovativo ed esclusivo, occasione anche per riqualificare l'area"

Cinquanta barche e quaranta stand saranno presenti lungo il Naviglio Grande dal 30 aprile al 2 maggio per il Salone Nautico NavigaMi. La manifestazione è organizzata da Navigli Lombardi e Yacht&Sail-Rizzoli Publishing Italia, con il sostegno dell’Assessorato alle Attività produttive e dell’Unione Confcommercio.

“Questa iniziativa – ha commentato l’assessore Giovanni Terzi – valorizza la tradizione acquatica di Milano, anche se, nel nostro territorio, rimane una ferita aperta, quella della Darsena. Navigli Lombardi e il distretto commerciale della zona sono gli strumenti adatti per riqualificare quest’area”.

Il capoluogo lombardo, che mezzo secolo fa ospitò l’edizione inaugurale del celebre Salone e conta oggi numerosi appassionati e armatori, torna a proporre un evento dedicato ai natanti e alle imbarcazioni fino a 12 metri. Un salone galleggiante che offrirà ai visitatori la possibilità di salire a bordo delle imbarcazioni e di provarle sul Naviglio Grande.

Ampio spazio sarà dedicato alla cantieristica e alle realtà che si occupano di accessori e attrezzature, scuole di vela, società di charter per il noleggio delle imbarcazioni e temporary shop di abbigliamento nautico.

“NavigaMI – ha concluso Terzi – è un evento esclusivo e innovativo che saprà rendere Milano protagonista nel panorama internazionale dedicato a questo settore”.
http://www.naviglilombardi.it/
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martedì 20 aprile 2010

Lady Gaga in concerto a Milano


Unica data italiana, il 4 dicembre al Mediolanum Forum di Milano, per il 'The monster ball tour' della provocatoria artista Lady Gaga.La cantante e' in tour per promuovere il suo 2/o album 'The Fame Monster'.L'album e' il seguito del disco vincitore di Grammy del 2008 The Fame, che conteneva le hit 'Just Dance e Poker Face.Insieme, i 2 album hanno venduto 11,5 milioni di copie, mentre i 5 singoli Just Dance, Poker Face, Lovegame, Paparazzi e Bad Romance ne hanno venduti piu' di 30.
Da livenation.com sarà possibile acquistare i biglietti (a partire dal 22 aprile):
http://www.livenation.it/event/14228/lady-gaga-the-monster-ball-tour-tickets
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Expo 2015, Tremonti gela Milano

Expo 2015, c'è il no di Tremonti all'acquisto delle aree a Rho-Pero.
E slitta la firma del premier Berlusconi sul budget per l'evento


Giulio Tremonti ribadisce il suo no all’acquisto dei terreni dove si svolgerà l’Expo del 2015. Un veto che rischia di pesare come un macigno nel giorno della verità sul destino delle aree dove si svolgerà la manifestazione, attualmente di proprietà della Fondazione Fiera e del gruppo Cabassi. Oggi, è prevista la riunione tra i soci di Expo 2015 spa, che era stata convocata dall’amministratore delegato Lucio Stanca per scegliere tra la compravendita o l’acquisizione del solo diritto di superficie dei terreni.

«Siamo in dirittura di arrivo — si è sbilanciato Stanca al termine del tavolo Lombardia presieduto da Roberto Formigoni e con Letizia Moratti per fare il punto della situazione — Troveremo la soluzione prima della presentazione del dossier al Bie a Parigi il 30». A ribadire le riserve del ministero dell’Economia, che possiede ben il 40 per cento della società di gestione di Expo, è stato il sottosegretario Luigi Casero: «Decideremo nei prossimi giorni — ha precisato — ma noi vorremmo che la società rispettasse gli equilibri di bilancio e sia molto attenta nella gestione». Un concetto che sarà ripetuto sia a Stanca sia agli altri soci da Francesco Parlato, direttore generale Finanza e privatizzazioni del ministero di Tremonti, che rappresenterà il ministro alla riunione.
Un veto che rischia di complicare ulteriormente la già difficile trattativa ancora allo stato embrionale con il presidente di Fondazione Fiera, Gianpiero Cantoni, che Stanca non ha più incontrato da venerdì. Non è un mistero, infatti, che sia la Regione che la Fondazione puntino alla cessione del solo diritto di superficie dei terreni fino al 2015. Un’ipotesi che potrebbe far risparmiare alla società, ma anche al governo, circa la metà dei 200 milioni di euro chiesti dagli attuali proprietari. Mentre la Provincia e Stanca insistono ancora per la vendita. Così, il «cambio di passo» auspicato da Formigoni, sembra, almeno per il momento, ancora rinviato.

«Siamo in un momento storico decisivo per l’Expo 2015», ricordava il governatore. Ma la lettera di garanzia del premier Silvio Berlusconi da inviare al Bie non è ancora pronta. «È in fase di stesura», ha confermato il ministro Mariastella Gelmini. E il governo chiede, invece, di accelerare sulla realizzazione delle infrastrutture. «I tempi sono molto stretti, ma ce la possiamo fare», spiega il viceministro all’Expo Roberto Castelli.
Anche il sottosegretario Casero suona la sveglia: «Ora in Lombardia devono accelerare sulla realizzazione delle infrastrutture. Bisogna far sì che le due metropolitane, M4 e M5, vengano realizzate. Per l’Expo pensiamo possano essere utilizzate anche strutture esistenti come quelle che hanno permesso il successo del Salone del mobile». Il sindaco Moratti è ottimista: «L’Expo lascerà in eredità ai milanesi il più grande parco d’Europa». Il Pd no. «Il dubbio che non si riesca a ultimare le opere per l’inaugurazione dell’Esposizione non è solo del viceministro Castelli» dice il deputato Vinicio Peluffo.
repubblica.it
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lunedì 19 aprile 2010

Expo 2015, parte l’ultimo sprint

Giovedì l’incontro col Bie prima della presentazione ufficiale. I fondi ci sono, oggi potrebbero essere definite le aree per il sito. Il 30 aprile la registrazione a Parigi, ma per il 26 è già stata organizzata una grande festa allo Strelher

Parte il conto alla rovescia per Expo. La registrazione del dossier di candidatura avverrà il 30 aprile a Parigi, ma il sindaco Letizia Moratti (nella veste di commissario straordinario per il 2015) e l’amministratore delegato della società di gestione Lucio Stanca hanno già fissato una data anticipata che non lascia scampo. E costringe a correre più in fretta per superare gli ultimi ostacoli, evitando il pericolo di arrivare col fiato corto (o addirittura fuori tempo massimo) al Bureau des Expositions per la cerimonia ufficiale. Già per giovedì pomeriggio - tra quattro giorni - è programmata infatti la conference call con il presidente del Bie Vicente Loscertales, per «consegnare» virtualmente il dossier. E confermare che i fondi ci saranno dal primo all’ultimo. Su questo aspetto il sindaco ha ricevuto rassicurazioni sabato direttamente dal premier Silvio Berlusconi, che metterà entro giovedì (o forse già oggi) la firma sulla lettera che accompagnerà il dossier e con cui il governo si impegna a coprire le spese per la realizzazione e gestione dell’evento (sia per la propria parte, sia eventualmente per i soci o i privati che dovessero risultare insolventi). Potrebbe sciogliersi oggi invece il nodo sulle aree dove verranno costruiti i padiglioni, e che rappresenta l’elemento più ostile alla chiusura del quadro. Questa mattina al Pirellone il governatore Roberto Formigoni ha fissato il Tavolo Lombardia per esaminare i contenuti del dossier e verificare lo stato di avanzamento delle infrastrutture che sono collegate all’evento. Al vertice parteciperanno il sindaco e Stanca (che si sono sentiti anche ieri, riferisce la Moratti, per «raccordarsi a grandi linee sulla presentazione delle parti che ci competono) ma anche esponenti del governo, il presidente della Provincia Guido Podestà, rappresentanti della Camera di Commercio, Unioncamere, Anci, Upl e dei Comuni di Rho e Pero. Ma sarà più cruciale l’incontro poche ore dopo tra l’ad Stanca e i vertici della Fiera dopo la fumata nera della scorsa settimana sulla vendita delle aree. Stanca non ha mai nascosto di essere favorevole all’acquisto (il costo si aggirerebbe intorno ai 200-250 milioni di euro) piuttosto che al comodato d’uso, ma la trattativa con i proprietari (il gruppo Cabassi e Fondazione Fiera) non si è ancora conclusa. Oggi forse il passo avanti in vista dell’incontro con i soci fissato domani nella sede della società Expo a Palazzo Reale per esaminare le soluzioni per il sito. Già sabato il presidente della Fondazione Fiera Gianpiero Cantoni ha incontrato al pranzo col premier Berlusconi, al Salone del mobile a Rho, sia il sindaco che Podestà. E si fa più concreto il «piano b», quello che vedrebbe la statalissima Cassa depositi e prestiti - invece che il sistema bancario - erogare i mutui necessari a rilevare le aree (oggi non edificabili, ma nel 2015 potrebbero valore qualcosa come un miliardo di euro) e non è escluso a quel punto che Cdp rilevi il 10-15% della quota di Expo Spa in mano al Tesoro. Una soluzione sponsorizzata dalla Provincia e che troverebbe d’accordo anche la Lega, che mette paletti all’operazione immobiliare e spinge per la nomina di un direttore generale al fianco di Stanca.
Giornale.it
Vi terremo aggiornati sulle novità Expo nei prossimi giorni!
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Il Salone batte tutti i record

Più 7 per cento di visitatori nei padiglioni di Rho, oltre 200mila in zona Tortona: il design ha acceso la città per un evento che ha battuto tutto i record.

Le migliori energie della città hanno prodotto anche quest'anno una settimana intensa, viva, pulsante di idee e di iniziative. In una parola: entusiasmante. Centinaia di migliaia di persone, tantissimi stranieri, in giro per le diverse zone della città, migliaia di show room, botteghe artigiane, atelier, semplici negozi aperti fino a notte, le aree ex industriali riaperte e rivitalizzate, metropolitane e mezzi pubblici traboccanti di folla, biciclette colorate, feste, ristoranti e locali pieni. E, d'altra parte, nessun incidente, nessun atto di teppismo, proteste entro i limiti del fisiologico.
È la Milano migliore, quella che va in scena nella settimana del design. Che non è più, da anni, solo la fiera del mobile. È un evento insieme culturale, sociale, economico. Popolare. Quali sono gli ingredienti vincenti di questa festa lunga sei giorni? La capacità di sollecitare e mettere in circolo l'energia migliore di questa città ex industriale, quella della classe creativa, quella grande fascia sociale ed economica, numericamente e qualitativamente prevalente, sconosciuta o quantomeno trascurata dalle istituzioni.

La capacità di aprirsi al grande pubblico: i milanesi, gli italiani e tutti gli stranieri - e sono davvero tanti - che non chiedono di meglio che vedere con i loro occhi i prodotti del design italiano e la città che ne è la culla. Non è un caso se la settimana della moda - che pure pizzica le stesse corde della creatività - ha un successo (peraltro calante) neppure paragonabile con quello del Salone del Mobile: gli eventi, le sfilate, le feste sono riservati a vip e operatori del settore. E l'apertura al grande pubblico è accuratamente schivata (da qualcuno schifata) con lo snobismo tipico di chi non ha capito che il lusso fine a se stesso è volgare quanto gli articoli del più dozzinale degli hard discount.
Infine, ultimo ma non ultimo dei fattori X: la capacità di costruire una rete che colleghi le zone più giovani, vitali e creative della città: Tortona e i Navigli, la Triennale, il quartiere Isola, la Bovisa, Lambrate... È quello che non riesce alla moda, stretta nel Quadrilatero autoreferenziale, costretta negli show room sfavillanti di lustrini ma poveri di vita vissuta. È quello che non riesce, praticamente mai, a questa amministrazione cittadina, che esulta per il successo del Salone non capendo che il trionfo di un evento che si auto-produce e si auto-organizza, senza praticamente alcun contributo pubblico (salvo l'attenzione all'efficienza dei servizi essenziali, che dovrebbe essere quotidiana) è la più patente dimostrazione dell'incapacità del Comune, che pur disponendo di mezzi e risorse non riesce a venir fuori dai labirinti dell'inefficienza e del sottogoverno.
repubblica.it
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venerdì 16 aprile 2010

NTV spa ricerca personale

La società NTV, il futuro concorrente Trenitalia sulla rete nazionale dell'Alta Velocità ferroviaria, assume personale per far fronte alle prossime esigenze della nuova società.

Presentazione società:
Il viaggio italiano di NTV è cominciato: dal 2011 partirà il servizio viaggiatori del primo operatore privato italiano sulla rete ferroviaria ad alta velocità.
Con la sua flotta di 25 nuovi treni, NTV offrirà viaggi ricchi di esperienze di intrattenimento e servizi, nel massimo comfort.
NTV sarà il primo operatore mondiale ad utilizzare il nuovo treno Alstom AGV, detentore del primato di velocità ferroviaria.
Con NTV nascerà un nuovo modo di viaggiare, che avrà al centro la qualità del tempo di chi viaggia. In treno, nelle stazioni, nelle destinazioni.
Queste le posizioni aperte:
- Selezione Allievi Macchinisti NTV
- Addetto alle Vendite
- Responsabile informazioni al pubblico e customer operation
- Addetto norme e procedure operative servizi di bordo
- Addetto norme di trasporto e procedure secondi contatti
- Addetto programmazione e servizi di terminal
- Responsabile Equipaggi
Per maggiori informazioni sulle posizioni aperte, ed invio del curriculum:
www.ntvspa.it
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I Bagni di De Chirico tornano all'antico splendore

Furono realizzati nel 1973 su progetto dell'artista
Nei giardini della Triennale. Il complesso scultoreo riapre al pubblico dopo un attento restauro.

Due nuotatori, un cigno, una palla, una cabina, un trampolino e una grande vasca dal profilo curvilineo, sul cui fondo è dipinto il fluire di onde.... Un angolino di mare a Milano, regalato alla città da Giorgio De Chirico in occasione dell'inaugurazione della XVesima edizione della Triennale, nel 1973, e poi abbandonato all'incuria del tempo. Il gruppo scultoreo «I Bagni Misteriosi», realizzato dall'ingegner Giulio Macchi in delicata pietra di Vicenza, nel Parco Sempione, su progetto dell'artista, è tornato ora al suo splendore e nella pienezza dei suoi colori, dopo un'accurata opera di restauro.
Era previsto che il gruppo scultoreo rimanesse solo per un breve periodo, tanto che non ci si preoccupò della durata, usando come materiale un calcare particolarmente ricco di conchiglie fossili, estremamente fragile e deteriorabile. Fu poi deciso che «I Bagni Misteriosi» rimanessero in quel luogo, appena alle spalle del Palazzo della Triennale e col tempo l'opera ha finito con il danneggiarsi.

Gli originali dei due nuotatori, che erano stati realizzati personalmente da De Chirico, saranno portati nel nuovo Museo del Novecento, sostituiti nella vasca da due copie. «Quest'opera - ha detto il sindaco Letizia Moratti presentando il restauro - valorizza il patrimonio artistico permanente di Milano, nel quadro di un progetto che vogliamo aggiungere ai programmi di mostre temporanee, per le quali lo scorso anno abbiamo avuto un incremento di visitatori del 30 per cento». Sulla vicenda del restauro era intervenuto in modo molto critico nei giorni scorsi anche l'ex assessore alla Cultura del Comune di Milano, Vittorio Sgarbi: «Per una completa idiozia feticista - aveva detto il critico d'arte - l'amministrazione di Milano ha deciso di restaurare tutto il complesso scultoreo tranne i due bagnanti e di farne una copia, come fossero i Bronzi di Riace».
Dove si trovano?
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giovedì 15 aprile 2010

In mostra a Milano il Kubrick fotografo

Per la prima volta una mostra indaga un aspetto finora poco conosciuto della carriera di Stanley Kubrick.

Dal 16 aprile al 4 luglio 2010, a Palazzo della Ragione di Milano saranno esposte 300 fotografie, molte delle quali inedite e stampate dai negativi originali, realizzate dal regista fra il 1945 e il 1950, quando, a soli 17 anni, venne assunto dalla rivista americana Look.

Orari
Lunedì h 14.30 - 19.30
Giovedì h 9.30 - 22.30
Martedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato, Domenica h 14.30 - 19.30
(la biglietteria chiude un'ora prima)

Biglietti individuali
Intero € 8,50
Ridotto € 7,00: under 18 e over 65, gruppi (minimo 15 - massimo 25 persone), studenti, titolari di coupon e convenzioni
Riduzione speciale € 3,00
Prezzo speciale adulto più bambino € 10,00
Omaggio: minori di 6 anni, giornalisti accreditati, 2 accompagnatori per classe, portatori di handicap e accompagnatore, tessera ICOM

Prenotazioni
€ 1,00 individuale
€ 0,50 per ogni componente delle scolaresche di massimo 25 alunni
€ 1,00 per ogni componente dei gruppi di massimo 25 persone
Maggiori informazioni su www.mostrakubrick.it
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L'Expo 2015 a rischio di nuovi tagli

Conto alla rovescia per le aree.Gli enti locali non hanno fondi a sufficienza.

È arrivato il momento della verità per Expo. Gli ultimi giorni per capire cosa prometterà davvero il dossier di registrazione, che Milano dovrà consegnare al Bie entro il 30 aprile. Con il rischio di altri tagli, in extremis, se non si riuscirà a far quadrare i conti. E, soprattutto, a convincere il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, da sempre Expo-scettico, a garantire l'intera copertura finanziaria del progetto. Perché, ancora una volta, tutto ruota attorno ai fondi che serviranno a mettere in moto i cantieri del 2015.

A cominciare da quelli dei soci locali: 680 milioni che Comune, Provincia, Regione e Camera di Commercio sperano di ricavare in parte dall'operazione di acquisto e valorizzazione delle aree di Rho-Pero. Un'ipotesi su cui, però, pesano ancora non solo il silenzio di Tremonti ma i forti dubbi della Lega. Per sciogliere il rebus non sono serviti i due incontri bilaterali che Roberto Formigoni ha avuto prima con Guido Podestà e, poi, con Letizia Moratti. Anche se sindaco e governatore hanno concordato: "Le soluzioni per i terreni devono tendere a massimizzare il valore e a minimizzare i costi".
Il disegno di Expo sarà contenuto nella lettera di garanzia che il premier Silvio Berlusconi firmerà a nome del governo: allegata al dossier, impegna l'Italia a realizzare il contenuto del documento. Ed è proprio per cercare di risolvere i problemi immediati di cassa della società di gestione - che non farà utili fino al 2015 - ma anche le difficoltà di bilancio evidenziate soprattutto dalla Provincia, che l'amministratore delegato Lucio Stanca sta cercando di acquistare le aree. Senza quella che Podestà ha spesso definito una "possibilità per rendere bancabile il progetto", difficilmente tutti i 680 milioni di euro potranno essere messi sul piatto.

Si rischierebbero altri tagli, quindi, a cominciare dai 200 milioni per la "via d'acqua" a cui Formigoni e Moratti, però, non vogliono rinunciare. Buone notizie, invece, per le metropolitane: la corte dei Conti ha sbloccato i fondi del governo e Palazzo Marino è pronto a portare in giunta la delibera per far partire i cantieri della 5 entro la fine del mese e l'avvio dell'iter per trovare i privati della linea 4.
Le trattative con i proprietari delle aree (Fiera e gruppo Cabassi) dovranno essere concluse in questi giorni. Anche per questo è stato posticipato a martedì prossimo il vertice tra i soci e Stanca necessario per prendere una decisione. Un'esigenza, quella di definire al più presto tutte le questioni ancora aperte, su cui avrebbero concordato anche Podestà e Formigoni.
repubblica.it
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mercoledì 14 aprile 2010

Nuova città del cinema di Roma

Zoom sull'interessante progetto della Nuova città del cinema di Roma ideata dall'architetto Marco Gigliotti.

L’approccio al progetto trae ispirazione dalla possibilità di immaginare come sito per la realizzazione della città del cinema un’ area posta di fronte
al mare, mantenendo la volontà di creare tuttavia un rapporto con un tessuto urbanizzato. Un lotto ipotetico: in prossimità del mare appare come la risultante dalla giustapposizione di due figure geometriche ben riconoscibili: un trapezio ed un rettangolo. Il contatto tra i due avviene in un punto nodale particolarmente felice per l’ affaccio verso il mare ed il sole verso cui si orienta a mezzogiorno.

Il tema “città” nel progettare la città del cinema ha portato ad una serie di considerazioni derivanti da suggestioni, studi ed esperienze sulla città storica e contemporanea; quali:

-la possibilità di ricercare una tematica cara alla città storica: quella cioè della cinta muraria che nel caso in questione assurge a forte valenza simbolica (tema del landmark)

-il tema degli accessi alla città del cinema: diversi tra loro contribuiscono a sottolineare una progettazione policentrica effetto della complessità funzionale e percettiva del progetto

-il tema dei percorsi, dei luoghi di sosta, degli spazi di relazione tra le diverse componenti il progetto legato al rapporto con la natura: mare, sole, vegetazione autoctona

-il tema della percezione della città come oggetto autoreferenziale, e come sommatoria delle sue diverse componenti intesa come veicolo di comunicazione attivo e passivo

Dal punto di vista architettonico la città del cinema deve la sua immagine a due grandi gusci di cemento bianco che celano al loro interno una serie di funzioni di scala maggiore quali ad esempio le sale cinema da 300, 600, 1200 posti e l ‘imax; tuttavia il loro ruolo appare ancor più significativo se visto in relazione a tutte quelle componenti fondative del progetto di scala più piccola quali il luogo della memoria, la biblioteca, gli uffici e le sale conferenze, la caffetteria ed il ristorante ovvero le aree preposte al merchandising.

Esse come in un teleschermo hanno nell’interno dei gusci lo sfondo ideale che appare come uno schermo di proiezione su cui vengono proiettate le loro ombre e le loro sagome: l ’ architettura stessa, in maniera attiva o passiva diviene perciò protagonista dello spazio interno.

Gli edifici di scala più piccola sono sospesi su pilotis che ben si integrano con le aree naturali interne ed esterne con lo scopo di arricchire gli interni dialogando dialetticamente con gli alti fusti delle alberature pensate per gli interni. Il linguaggio architettonico pensato per queste funzioni è di astrazione per denunciarne proprio il carattere di leggerezza: sono però preposte a veicolare una serie di informazioni ben visibili e leggibili dai percorsi interni originati dalla rampa spiroidale. Questi son contenuti all’ interno di una teca di cristallo che assolve alla doppia funzione di realizzare un fronte per il guscio allungato che contiene la sale cinema più piccole, ma anche e sopratutto a creare un luogo speciale che accoglie tutti i visitatori e gli utenti che all’ interno di questo acquario si trovano ad essere sia spettatori che attori. I percorsi trovano la loro naturale meta nel loro termine stesso che coincide con la terrazza del ristorante affacciata sul mare, la quale sovrasta sospesa in aria la cavea per le proiezioni e le manifestazioni all’ aperto
Articolo ed immagini dell'architetto Marco Gigliotti.
Maggiori informazioni ed ulteriori immagini sul sito del progettista Marco Gigliotti
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Milano ciclabile: sarà vero?

Entro il 2011 il Comune di Milano realizzerà 23 Km di piste: poche tratte nuove tante riqualificazioni

Piste ciclabili a Milano. Una frase dietro la quale si nasconde un mondo. Vuoi perché,come denunciano Ciclobby e Legambiente, gli spazi per gli amanti della bici sono sempre pochi, vuoi per la mancanza di cultura (non siamo mica a Copenhagen).
Dopo il bike sharing, da luglio in città si apriranno i cantieri per la realizzazione di oltre 23 km di piste ciclabili, tra tratte nuove e riqualificazione
di pezzi già esistenti.
L’intervento porterà Milano ad una crescita dei percorsi ciclabili del 50%, rispetto al 2006, e avrà inoltre l’obiettivo di realizzare veri e propri itinerari,
con percorsi protetti tra punti di interesse individuati, senza soluzioni di continuità.
Gli itinerari
I primi tre itinerari che saranno realizzati sono: dalla Stazione Centrale a corso Vercelli-cerchia dei Navigli e da piazza Tricolore a viale Argonne. Entro
l’estate avranno inizio anche i lavori per dare il via ai cantieri dei due “Raggi Verdi”. Il primo da Porta Nuova al Naviglio Martesana. Il secondo dal Castello a Rho.
«La priorità è stata la realizzazione del Raggio Verde 1 - ha spiegato l’assessore al Verde Maurizio Cadeo -. I Raggi Verdi sono percorsi ciclo pedonali dotati di verde pubblico e sono obiettivo prioritario dell’amministrazione. Il Raggio Verde 1 segue la Martesana e parte da piazza Einaudi per arrivare fino a Cologno Monzese».
Investire sulle bici
«Vogliamo creare le condizioni per una mobilità nuova a Milano - ha proseguito il Sindaco -. Lo abbiamo dimostrato investendo 5 milioni di euro per BikeMi, il sistema di bike sharing che oggi a Milano è una solida realtà e che a breve avrà un’ulteriore, importante espansione anche al di fuori del centro storico».
Una realtà che ad oggi conta oltre 100 stazioni, un parco di 1.400 biciclette,con una media di 3.000 prelievi al giorno e punte di 4.500 e oltre 13.000 abbonamenti attivi.
«Piuttosto che adottare provvedimenti vincolistici - ha affermato l’assessore all’ambiente Paolo Massari - preferiamo incentivare comportamenti virtuosi,
adottando strategie di sostenibilità che si basano sulla libertà di scelta del singolo e inducendo nei milanesi la preferenza verso una mobilità dolce che consenta emissioni zero, decongestionamento del traffico, risparmio di energia e miglioramento della qualità della vita. Proprio in quest’ottica – ha concluso – abbiamo presentato la settimana scorsa il Piano per dotare Milano, entro la fine del 2010, di una rete infrastrutturale per la ricarica elettrica, che consentirà
a partire dal prossimo autunno lo sviluppo in città di una mobilità al 100% elettrica».
Il Piano della Mobilità Ciclistica prevede di raggiungere nel 2015, in concomitanza con l’arrivo di Expo in città, i 190 km di estensione della rete.
Carandcity.it
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martedì 13 aprile 2010

Un progetto per la parte sud di Milano

Il progetto prevede la valorizzazione di un’area strategica in fase di sviluppo come quella di Rogoredo-Montecity-SantaGiulia

Il complesso di via Pestagalli45 è un progetto Mixed Use che struttura edifici con funzione di terziario-direzionale intorno ad un’area commerciale di 9.000mq ed una torre a destinazione ricettiva di circa 5600mq. Il progetto valorizza l’area strategica a Sud-Est di Milano che, grazie alle trasformazioni delle infrastrutture, ai grandi interventi di Rogoredo-Montecity-Santa Giulia e al potenziamento dei trasporti, potrà diventare una delle principali aree a destinazioni terziario – amministrative della città.
La stazione di Rogoredo, già oggi stazione dell’Alta Velocità, è diventata la vera Porta Sud di Milano: grazie al sistema del passante ferroviario, alla linea metropolitana, alla vicinanza all’Autostrada del Sole e alla tangenziale Est, è uno dei principali nodi di interscambio della città e del Nord del paese.

L’intera area è oggetto di una radicale trasformazione urbanistica e la città ha dato avvio ad un ulteriore processo di investimenti infrastrutturali: il grande Progetto Santa Giulia è in fase di attesa, mentre nell’intorno si sono conclusi diversi sviluppi residenziali e centri direzionali, come la nuova sede italiana di Sky. I moderni quartieri di Rogoredo-Montecity e Santa Giulia si collocano in un contesto in continua trasformazione in cui il complesso Pestagalli45, nascendo dalla trasformazione di un’area industriale e ridisegnando un tassello di città ad oggi mancante, è in grado di ricucire il tessuto urbano della zona oggi di fatto incompleta.

Gli spazi di relazione generano percorsi dinamici e relazioni urbane. Pestagalli45 si distingue per l’offerta di spazi protetti ed accoglienti. Gli accessi all’area sono contraddistinti da importanti spazi pubblici e luoghi di incontro: l’ingresso da via Manzù è una piazza urbana concepita per facilitare il collegamento con il quartiere e come spazio di aggregazione sociale e di relazione con il contesto esterno. Gli ambiti direzionale e commerciale, condividendo gli spazi all’aperto ad uso pubblico, mostrano un linguaggio comune: materiali, rapporto tra le masse, trasparenza e verde urbano dialogheranno per trasmettere accoglienza, apertura verso l’esterno e relazione.

Riconoscibilità. Il complesso dialoga con le volumetrie del contesto: il fronte occidentale in direzione del nuovo quartiere di Rogoredo – Montecity si mostra con un’unitarietà di linguaggio unica e dinamica dove il profilo basso dei volumi delle strutture commerciali caratterizzate dal tetto verde, si eleverà in corrispondenza della torre di via dei Pestagalli, segno distintivo unico del complesso e visibile fin dall’uscita della metropolitana.
Il progetto è a cura di Lombardini22, così come loro sono i testi e le foto.
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