venerdì 5 marzo 2010

L'Arte a Milano con un nuovo edificio

La 'Torre delle arti' che sorgerà in via Principe Eugenio a Milano, al posto degli uffici della ex Montedison, può essere definita come una «scultura architettonica».

Il progetto, commissionato dal gruppo finanziario australiano Babcock Brown allo studio Archea, prevede un edificio di 94 metri che si avvolge su se stesso, offrendo su ogni lato una vista prospettica diversa, come fossero quattro torri che si articolano attorno a un corpo centrale. Gli arredi interni degli spazi comuni, dell'atrio, del ristorante sull'attico e dello spazio benessere, che occuperà tutto il quarto piano, saranno affidati a designer e artisti selezionati da una giuria.

Il progettista Marco Casamonti, vincitore con Archea del concorso nazionale di idee per la torre, spiega che l'edificio ha l'ambizione di essere un contributo all'«immagine della nuova Milano». La novità sta nella scelta di svilupparsi in altezza per dare più spazio al verde. La superficie complessiva è la stessa occupata dai due edifici ex Montedison (20 mila metri quadrati) ma l'assetto verticale consentirà di risparmiare il 58% dell'area che sarà così sfruttata per una piazzetta interna e un giardino.

Sui 24 piani della torre e sui 10 dell'edificio accanto, allineato a quelli preesistenti, sorgeranno 140 appartamenti di pezzatura superiore ai 100 metri quadrati. Il progetto prevede anche la realizzazione di un parcheggio di quattro piani sotterranei, per 315 posti.

I rivestimenti, secondo la tradizione milanese, verranno realizzati in pietra, mentre la superficie caratterizzata dalle scanalature sarà in ceramica smaltata. Il tetto di due delle torri che arrivano in alto ospiterà inoltre una zona verde, riprendendo, anche qui, la tradizione dei giardini pensili milanesi.

A terra lo spazio previsto avrà il sapore degli slarghi e delle piazzette della città storica con la presenza di quattro piccoli negozi di vicinato, un caffè, uno sportello bancario, così da non ledere le attività dei commercianti del quartiere e costituire un servizio per gli abitanti della nuova torre. Un ascensore collegherà inoltre il caffé della piazzetta con la punta più alta della torre, dove si potrà ammirare lo skyline della città di Milano mentre un sistema di vigilanza fornito da Babcock & Brown garantirà la sicurezza nella piazza che sarà aperta notte e giorno. L’edificio è stato studiato anche dal punto di vista della sua illuminazione e quindi della sua visione notturna garantita da un a fotocellula crepuscolare che accende l’illuminazione esterna al calare della luce solare cosicché la torre possa divenire un landmark in grado di valorizzare il ruolo e la presenza del quartiere nella città.

I lavori di costruzione cominceranno a settembre una volta terminata la demolizione dell’edificio esistente e si concluderanno in tre anni.

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