venerdì 7 maggio 2010

Progetti dimenticati, Corso Indipendenza Milano

L' area di Corso Indipendenza, liberata dal traffico veloce, viene riqualificata da un giardino con scalinate e corsi d'acqua.
Arch. Maria Luisa Santagostino

L'area di Corso Indipendenza una delle tante aree milanesi nelle quali il verde risulta essere un elemento urbanistico secondario. Riportare, quindi, una zona verde di tali dimensioni, ad una unitarietà di percorso e di visuale prospettica, risulta essere l' intento di questo progetto. Tale unitarietà viene attuata eliminando due strade trasversali di minore importanza, ed interrando invece la Via Castelmorrone che risulta essere un asse viario ad alto scorrimento. Nel corso viene deviato il traffico veloce che procede nella direzione di Corso Concordia da una parte e Corso Plebisciti dall'altra (verso le altre radiali attigue); in Piazzale Dateo il problema dei parcheggi risolto da una autorimessa sotterranea progettata nel cortile della casa del Comune prospiciente la piazza, e da un parcheggio previsto dal progetto del Passante Ferroviario, che transita in viale Piceno. La parte centrale del corso delimitata da doppie file di alberi ad alto fusto esistenti (ippocastano) che creano una cortina di separazione dalla strada e delimitano lo spazio verde: la parte interna viene liberata dagli alberi e pensata come un unico elemento architettonico degradante da piazzale Dateo verso piazza Risorgimento. I tre piani altimetrici delle sezioni (1,5 - 2,5 e 3,5 m) sono collegati da rampe e scalinate ed un corso d' acqua sull' asse centrale collega le tre fontane che scandiscono il percorso. Ogni livello caratterizzato da differenti specie arboree di piccolo e medio fusto in modo da creare un differente effetto cromatico durante la fioritura primaverile. L' intervento, oltre a valorizzare una zona semi - centrale da un punto di vista commerciale, regala alla città un percorso pedonale nel verde adatto ad ospitare manifestazioni all' aperto di carattere artistico e culturale.

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