lunedì 10 maggio 2010

La mappa delle "vedovelle", l'acqua all'angolo della strada

Sono 417 e funzionano da ottant'anni garantendo il sollievo dei pedono assetati dal loro becco da drago

La più antica si trova in piazza della Scala ed è in bronzo.
Le altre 417, disseminate per tutta Milano, sono ih ghisa. Tutte hanno la forma di un drago verde. Sono le fontanelle di Milano, le cosiddette vedovelle, chiamate così perchè il flusso continuo dell'acqua, che da oltre ottant'anni disseta milanesi e turisti, ricorda nell'immaginario collettivo il pianto inconsolabile delle vedove. Il Comune, nell'ambito di un progetto che mira a incentivare l'uso dell'acqua pubblica, ha distributo, nel corso della Giornata Nazionale delle Bicicletta, diecimila mappe, stampate in carta riciclata, dove è possibile individuare la fontanella più vicina. Una mappa che è disponibile anche online, sul sito fontanelle.org, in cui è stata ricostruita tutta la rete delle vedovelle, la cui manutenzione quotidiana è affidata a Metropolitana Milanese.
"Vogliamo rilanciare le vedovelle non soltanto come simboli di un passato storico ed estetico da salvaguardare, ma anche come un patrimonio utile per recuperare la loro originaria funzione sociale, che è quella di garantire l'accesso facile e sicuro ad un'acqua di ottima qualità a costo zero" ha affermato l'assesore all'ambiente del Comune di Milano Paolo Massari, ricordando come il flusso continuo dell'acqua delle fontanelle, contrariamente a quanto si può immaginare, non genera alcuno spreco ma al contrario evita che eventuali ristagni provochino la formazione di flora batterica. "Anche la portata in uscita dalle fontanelle - ha aggiunto Massari - non si disperde inutilmente ma si scarica in fognatura, raggiungendo i depuratori di Milano dove viene disinfettata e rilasciata ai consorzi agricoli per l'irrigazione dei campi a sud della città".
Da questo link è possibile visualizzare la mappa con le fontane in tutta la città di Milano:
www.fontanelle.org/mappa-fontanelle.aspx

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